L’installazione di una cappa da cucina, si sa, nella maggior parte delle volte non è un’operazione che rimane stabile nel tempo. Prima o poi, una usura più o meno intensa andrà ad intaccare le sue funzionalità e a influenzare in negativo le sue performance di utilizzo, e allora occorrerà sostituire l’elettrodomestico. Questa operazione molto delicata, di fatto, necessita un’azione di montaggio o smontaggio della cappa da cucina. Non si tratta, a differenza di ciò che si potrebbe pensare, di un’operazione semplice ma che, al contrario, per essere eseguita nella maniera più corretta necessita di tutta una serie di istruzioni spesso anche molto precise.
Come smontare una cappa da cucina
Non è corretto pensare che montare e smontare una cappa da cucina sia un’operazione di fatto troppo complicata. In realtà si tratta di un compito relativamente semplice, che può essere svolto nel modo corretto sia grazie all’aiuto di un professionista, sia dal semplice supporto di un amico o un confidente, e che non richiede particolari abilità avanzate. Naturalmente, come è facile immaginare e intuire, questo tipo di operazione dipende anzitutto dalla tipologia di cappa che si possiede e dal suo modello, ma in generale esistono delle regole tecniche che valgono per tutte le tipologie di questo elettrodomestico.
Per iniziare, quindi, occorre trovare e afferrare i fermi del piano della cappa che consentono lo sblocco laterale, per poi farli scorrere. A questo punto, si può procedere con il togliere il piano aspirante, che spesso ha un meccanismo di apertura e chiusura a incastro, oltre che i rispettivi filtri. In operazioni delicate di questo tipo, che presuppongono anche una certa attenzione se non si vuole incappare in qualche piccolo incidente, occorre assicurarsi anche per più volte di aver scollegato la corrente, specialmente perché in seguito sarà opportuno disconnettere i cavi elettrici della vecchia cappa, andando a svitare morsetti e connettori.
L’aiuto di un professionista, o comunque di un’altra persona fidata, sarà importante per ricevere una mano nell’azione del tenere fermo il piano della cappa da cucina, mentre un’altra persona dovrà procedere con lo svitare le viti che sostengono la cappa stessa e sollevarla leggermente, con molta attenzione, per poi poggiarla a terra con delicatezza.
Questione di posizionamento e distanza
Una nota di fondamentale importanza va fatta a proposito della posizione della cappa da cucina. In seguito al suo smontaggio, di fatto, e prima di procedere con il montaggio della nuova cappa, occorrerà infatti posizionarla al meglio.
Sarà dunque necessario il fatto di tenere in considerazione tali indicazioni con lo scopo di riuscire ad orientare l’eventuale sagoma sulla parete o al fine di individuare i punti esatti in cui andranno eseguiti i fori. Questo aspetto delle distanze risulta fondamentale anche e soprattutto per garantire l’efficacia della cappa da cucina e per ottimizzare al meglio le sue performance di utilizzo. Un posizionamento errato, insomma, andrebbe a causare una possibile riduzione delle capacità della cappa da cucina stessa, che non riuscirà ad essere perfetta in ogni tipo di lavoro.
Come montare una cappa da cucina
Dopo aver smontato la cappa da cucina e aver delineato al meglio la posizione del piano della cappa, non resterà che pensare al montaggio della nuova cappa da cucina. Anche questa delicata operazione dipende chiaramente da tanti fattori, tra cui la conformazione della propria cucina o la tipologia e il modello della cappa stessa, che andrà a determinare una operazione di montaggio più o meno complessa. Anzitutto, è opportuno preparare la sua installazione, che prevede sia la delineazione del suo posizionamento, sia un’attenzione in più verso la sicurezza, specialmente se la cappa è ad aspirazione diretta.
Quest’ultima tipologia di cappa da cucina, infatti, prevede l’inserimento di un raccordo di scarico lungo da collocare lungo l’asse del piano cottura, da utilizzare esclusivamente per la cappa. Il montaggio della cappa da cucina prevede in seguito l’inserimento di alcune flange, che contribuiscono a tenere l’elemento che nasconde il tubo nella posizione corretta. La flange va poi avvitata dopo il fissaggio dei tasselli appositi, diversi a seconda del tipo di muro. La cappa va poi inserita nei supporti appositi per procedere con la fase finale di ancoraggio della cappa da cucina, dopo aver rimosso filtri e griglie che oscurerebbero la visuale.
Una certa attenzione, in fase di montaggio, deve essere rivolta anche agli aspetti pratici, come ad esempio la posizione della presa, che deve essere collocata in un punto abbastanza accessibile e comodo, ma rimanendo nascosto dalla vista per questioni di estetica. Bisognerà poi fissare la valvola di sicurezza sullo sbocco della cappa, collegare il giunto al condotto di scarico e fissare il copritubo. A questo punto, non resterà altro che posizionare nel modo corretto i filtri metallici e le griglie di aspirazione.
Ovviamente, queste istruzioni molto generiche su come smontare una cappa da cucina valgono per i modelli tradizionali di cappe, ma oggi in commercio esistono prodotti anche molto all’avanguardia. tra questi, ad esempio, troviamo quelli con un piano d’aspirazione integrato nella piastra, di solito a induzione. In questo modo, ci si può liberare dai fastidiosi limiti imposti dalle cappe classiche, garantendo sempre la massima libertà progettuale, ma soprattutto di utilizzo.