L’importanza di una buona cappa da cucina viene spesso sottovalutata mentre, in realtà, questo elettrodomestico è fondamentale per garantire il massimo del comfort all’interno di una cucina, soprattutto se si tratta di un ambiente unico, come ad esempio un open space con living collegato. Le cappe da cucina, infatti, hanno la funzione di aspirare tutti i fumi e i vapori prodotti durante la preparazione dei cibi, sanificando l’aria, eliminando gli odori e impedendo a questi ultimi di diffondersi per tutta la casa o di impregnare i tessuti (tende, cuscini, vestiti, ecc). Oltre ad aspirare i fumi, questi elettrodomestici sono anche dotati di filtri anti-grasso che catturano le particelle di cibo e grasso prodotte quando si frigge o si cucina.
Questi elettrodomestici aiutano ad eliminare dall’ambiente della cucina tutte le sostanze inquinanti e potenzialmente nocive per la nostra salute.
La funzione svolta dalle cappe da cucina è così importante che esiste addirittura una legge che ne rende obbligatoria l’installazione in tutte le abitazioni e gli esercizi commerciali al cui interno siano presenti dei piani di cottura a gas o elettrici. In base a quanto stabilito dalla normativa vigente in materia, infatti, è obbligatorio installare in tutte le cucine una cappa aspirante con canna fumaria, capace di espellere all’esterno fumi e vapori. In alternativa ad un modello aspirante – laddove non fosse possibile installare una canna fumaria per motivi di spazio o per la particolare morfologia dell’edificio – si può optare per una cappa a ricircolo. Dette anche filtranti, queste cappe anziché espellere all’esterno l’aria aspirata, la purificano grazie alla presenza di particolari filtri anti-grasso e anti-odori e la rimettono in circolo nell’ambiente.
Le cappe da cucina si compongono di tre elementi principali: la scocca, i filtri anti-grasso e il gruppo di aspirazione. La scocca è la struttura esterna – in acciaio o in altri materiali – che protegge e contiene il motore e l’impianto di filtraggio. Il filtri anti-grasso sono delle lastre in metallo o fibre naturali che hanno il compito di filtrare fumi e vapori provenienti dal piano cottura, mentre il gruppo di aspirazione ha il compito di aspirare e espellere tali fumi. Nel caso dei modelli aspiranti, è presente anche un sistema per la conduzione dei fumi alla canna fumaria, mentre in quelli a ricircolo troviamo solo dei filtri anti-odori ai carboni attivi.
Se devi acquistare una cappa per la tua cucina e non sai quale tipologia sia più adatta alle tue esigenze, in questa guida ti forniremo tutte le informazioni necessarie per aiutarti a scegliere il modello e la tipologia più giuste per te.
Cappa da cucina: quale scegliere?
Quando ci si appresta ad acquistare una cappa da cucina, che sia aspirante o a ricircolo, occorre valutare con attenzione diversi fattori legati principalmente a:
- Lo spazio lineare e verticale (altezza soffitti) a nostra disposizione
- La tipologia a cui appartiene la nostra cucina (lineare, angolare, con isola, a penisola, ecc)
- Le abitudini nostre e della nostra famiglia (quanto spesso cuciniamo, per quante persone, se prepariamo spesso cibi fritti e/o molto speziati, ecc)
- I fattori estetici
In linea di massima, prima di acquistare questo fondamentale elettrodomestico dovremo prestare particolare attenzione a questi sette criteri:
- dimensioni
- caratteristiche tecniche, potenza di aspirazione e velocità
- Filtraggio
- materiali utilizzati per la realizzazione
- tipologia
- funzionalità
- silenziosità
Vediamoli insieme più nel dettaglio.
Dimensioni: quanto deve misurare ?
Le cappe da cucina hanno delle misure standard e partono da un minimo di 60 centimetri fino ad un massimo di 120. La regola vuole che la cappa debba essere uguale o più larga del piano cottura, mai più piccola. Le cappe ad isola, invece, dovrebbero essere grandi addirittura il doppio. Di conseguenza, per poter scegliere la cappa da cucina giusta, è necessario conoscere le misure del piano cottura.
La profondità di una cappa da cucina può variare da un minimo di 35 centimetri fino ad un massimo di 55.
Il piano cottura, però, non è l’unico elemento da valutare per stabilire le dimensioni ideali di questo elettrodomestico, ma occorre considerare anche con che frequenza viene utilizzata la cucina: se la si utilizza con frequenza quotidiana, cucinando anche più preparazioni insieme, è consigliabile optare per un modello più grande e potente. Per quanto riguarda l’altezza complessiva della cappa (compresa di canna fumaria), questa dipenderà dalla lunghezza del condotto di aspirazione dei fumi presente in cucina.
Caratteristiche tecniche, potenza di aspirazione e velocità
Prima di acquistare un apparecchio di questo tipo è importante analizzare tutte le specifiche tecniche. Come prima cosa dovresti stabilire se ti occorre una cappa ad aspirazione o una a ricircolo. La scelta dell’una o dell’altra dipenderà dalla presenza di una canna fumaria e/o dalla possibilità di installarla. La funzione svolta è la stessa per entrambe, ma ciò che le differenzia in maniera sostanziale è il modo in cui vengono smaltiti i fumi e i vapori.
Nel caso dei modelli ad aspirazione, la canna fumaria è un elemento indispensabile. Le cappe aspiranti, infatti, sono dotate di un sistema di aspirazione che, dopo aver aspirato tutti i fumi e i vapori presenti in cucina, li convogliano verso l’esterno attraverso la canna fumaria. Questa tipologia è consigliata per le cucine di grandi dimensioni e per quelle in cui si cucina spesso.
Esempi di cappe ad aspirazione
Le cappe a ricircolo o filtranti non necessitano dell’installazione di una canna fumaria perché non espellono verso l’esterno i fumi aspirati, ma, filtrano l’aria restituendola nell’ambiente purificata. Questa tipologia è adatta quando si ha poco spazio, in stanze con soffitti bassi e se si utilizza poco la cucina.
Le cappe a ricircolo sono dotate di particolari filtri ai carboni attivi che aiutano ad eliminare gli odori prodotti durante la preparazione dei cibi.
Esempi di cappe a ricircolo
Tra le specifiche tecniche da valutare, c’è anche la capacità di aspirazione. Con questo termine si indica la quantità di aria aspirata ed espulsa, o filtrata, ogni ora dalla cappa da cucina e che si misura in mc/h (metri cubi/all’ora). Una buona cappa da cucina dovrebbe aspirare almeno 400mc/h e garantire un ricambio di aria pari ad almeno sei volte il volume della stanza.
La potenza di aspirazione di un elettrodomestico di questo tipo va valutata soprattutto tenendo conto delle dimensioni della cucina e della frequenza con cui si preparano i pasti.
Un ultimo elemento da valutare, infine, riguarda la velocità di aspirazione dell’aria. I prodotti di qualità consentono di selezionare diversi livelli di velocità in base alla quantità e alla qualità di fumi da aspirare.
Filtraggio: quanti e quali filtri?
Le cappe da cucina possono avere un numero variabile di filtri (da uno a quattro in base alle dimensioni dell’apparecchio) la cui funzione consiste nel catturare cattivi odori e particelle di grasso e cibo presenti nei fumi sprigionati dai cibi in cottura. Maggiore sarà la potenza di filtraggio della cappa, migliore sarà la qualità dell’aria presente nella stanza.
Il sistema di filtraggio è composto da due diverse tipologie di filtri:
- Filtri anti-grasso
- Filtri anti-odori ai carboni attivi
I primi si presentano sottoforma di pannelli rimovibili e possono essere in metallo (con struttura a nido d’ape) o in acrilico. I filtri in metallo (acciaio o alluminio) sono lavabili, mentre quelli in acrilico sono deperibili e vanno sostituiti periodicamente. Il compito di questi filtri e quello di filtrare fumi e vapori impedendo che le particelle di grasso si accumulino nel condotto di aspirazione o nel motore, danneggiandoli. I filtri a carboni attivi, invece, hanno una funzione diversa: catturare i cattivi odori prodotti durante la preparazione dei cibi.
Migliori cappe da cucina con filtri
Per conoscere la potenza di filtraggio di una cappa basta leggere l’etichetta energetica dove è indicata la classe di efficienza di filtraggio. Il valore si esprime come sempre con un sistema di lettere che vanno dalla A alla G, dove A indica la massima efficienza del prodotto.
Gli elettrodomestici con classe di efficienza di filtraggio A possono arrivare a filtrare fino al 90% delle impurità presenti nell’aria.
I materiali consigliati
Tra i materiali più utilizzati per le cappe da cucina ci sono l’acciaio inox e il vetro temperato per due ragioni in particolare: sono facili da pulire, non nascondono sporco e unto e resistono alle alte temperature raggiunte dall’angolo quando i fuochi sono accesi. Con minore frequenza, si possono trovare anche cappe in rame o in muratura, pensate per rispondere principalmente ad esigenze estetiche.
Esempi di cappe da cucina in acciaio inox
Tipologie, quale modello acquistare?
La scelta della tipologia di cappa da installare dovrebbe essere fatta in base alle dimensioni della cucina, alla disposizione del piano cottura e dei pensili. A seconda dei casi è possibile optare per diverse tipologie di cappe da cucina (che vedremo più nel dettaglio nel prossimo capitolo).
Per le cucine con isola centrale, con piano cottura collocato su quest’ultima, la tipologia più indicata è quella della cappa ad isola che viene installata sospesa al soffitto, proprio sopra i fuochi. In caso di cucine lineari o di angoli cottura di dimensioni contenute, si dovrebbero scegliere le più funzionali cappe a incasso o a scomparsa che si caratterizzano per la possibilità di incassare la struttura nella parte sottostante di un pensile, così da non necessitare di ulteriore spazio per l’installazione.
Esempi di cappe a incasso
Una tipologia molto particolare è quella delle cappe telescopiche o estraibili che vengono incorporate nel piano cottura e aperte solo quando necessario grazie ad un meccanismo di sollevamento automatizzato.
Da citare, poi, i modelli pensati per esigenze particolari come quelli angolari o a soffitto. In assenza di esigenze particolari, la tipologia di cappe da cucina più utilizzata è quella a parete, con o senza canna fumaria.
Silenziosità per il massimo comfort
Un altro criterio – spesso sottovalutato – da considerare quando ci si accinge ad acquistare un prodotto di questo tipo è la silenziosità. Il sistema di aspirazione dell’aria rende questi elettrodomestici inevitabilmente rumorosi, ma il grado di rumorosità può variare in base al modello e alla qualità della cappa da cucina. Questi elettrodomestici per essere considerati silenziosi non dovrebbero mai superare la soglia di rumore di 55 Decibel, calcolati con la cappa alla massima potenza.
Se si vuole ridurre l’intensità del rumore prodotto dalla cappa si possono utilizzare tubi in materiali fonoassorbenti che assorbono in parte il rumore prodotto dalle ventole di aspirazione.
Essendo il rumore causato dal sistema di aspirazione dell’aria, maggiore sarà la potenza dell’elettrodomestico, maggiore sarà il rumore prodotto. Allo scopo di aumentare la silenziosità, i modelli di ultima generazione sono dotate di protezioni insonorizzanti.
Funzionalità e praticità
Per essere funzionale una cappa da cucina deve essere facile da pulire e pratica da utilizzare mentre si cucina. Nel primo caso, accertati che i filtri siano facilmente rimovibili, poiché vanno puliti spesso e, ogni volta, dovrai staccarli e poi riposizionarli al loro posto.
Un altro aspetto da non sottovalutare è relativo all’illuminazione, le cappe da cucina – tra le altre cose – hanno anche la funzione di illuminare il piano cottura mentre si cucina, quindi il tipo di luci, l’intensità e l’angolazione sono fattori molto importanti. I modelli più moderni sono dotati di luci a led, che rispetto alle tradizionali lampadine con resistenza, emanano una luce più fredda, illuminando meglio il piano cottura e con un minore dispendio di energia.
Valuta, infine, la presenza di alcuni comandi che, oltre a indicare indicare una maggiore qualità del prodotto, facilitano l’utilizzo dell’elettrodomestico. Tra i comandi che possono essere presenti su una cappa da cucina ci sono:
- Regolazione della potenza di aspirazione in base alle necessità.
- Il comando boost che consente di azionare la ventola di aspirazione alla massima potenza per un periodo di tempo limitato (max 10/15 minuti)
- Pulsante arresto automatico
- Spia per la pulizia dei filtri che indica quando i filtri devono essere puliti
- Sensori di attivazione automatica in caso di fumo
- Motore a risparmio energetico
Tipologie di cappe da cucina
Come accennato brevemente sopra, in commercio esistono molte tipologie diverse di cappe da cucina, ciascuna con caratteristiche e funzionalità proprie. Vediamo quali sono le più comuni e per che cosa si caratterizzano.
Cappe da parete
Dette anche “a camino” per la presenza della canna fumaria a vista. Si tratta della più classica delle cappe da cucina che si installa direttamente a parete, al di sopra del piano di cottura, tra i pensili. Possono essere sia orizzontali che verticali e garantiscono un’ottima aspirazione grazie alla canalizzazione lineare dell’aria. Sono indicate per cucine posizionate lungo la parete e con il piano cottura addossato al muro.
Cappe da cucina con visiera
Questa tipologia di cappa si inserisce al di sotto dei pensili e l’unica parte che resta visibile è appunto la visiera su cui sono collocati i comandi. Garantisce ottime prestazioni a fronte di un prezzo contenuto. I modelli di ultima generazione sono ultrasottili.
Cappe da cucina sottopensile
Come si può intuire già dal nome , questa particolare tipologia di cappa per cucina si caratterizza per il fatto di essere installata all’interno di un pensile, rigorosamente posizionato al di sopra dell’angolo cottura. Possono essere definite anche cappe a scomparsa e per estrarle basta tirare a sé l’anta così da aumentare anche la superficie di aspirazione dei fumi. Quando non viene utilizzata basta richiudere l’anta per diminuire l’ingombro.
Cappe da cucina a soffitto
Questa particolare tipologia viene incassata in una controsoffittatura realizzata al di sopra del piano cottura. La piastra anteriore è l’unica parte visibile, mentre il resto della struttura, canna fumaria compresa, è nascosta all’interno della controsoffittatura.
Cappe ad isola
Le cappe ad isola sono ancorate al soffitto, al di sopra dei fuochi. Solitamente questa tipologia di cappa e utilizzata nelle cucine con isola centrale adibita a piano cottura e staccato dal muro. Il condotto di aspirazione è a vista.
Modelli a scomparsa o ad incasso
Questi modelli sono invisibili, poiché vengono collocati all’interno di un pensile o incorporati in un mobile posizionato sopra i fuochi. Il condotto di aspirazione è ben nascosto dall’anta del mobile. Si tratta di cappe dalla forma piatta e lineare.
Cappe telescopiche
Dette anche cappe da piano, o estraibili, questa particolare tipologia si caratterizza per il fatto di essere integrata nel blocco di cottura. Quando serve viene estratta tramite un meccanismo che poi consente di richiuderla, facendola rientrare in un apposito vano situato nel piano da lavoro. L’espulsione dei fumi avviene tramite un sistema di aspirazione periferico.
Come funziona una cappa da cucina?
Le cappe da cucina servono a purificare l’aria dell’ambiente cucina dai fumi e dai vapori che si formano durante la preparazione dei pasti e per farlo possono agire in due modi: espellendo verso l’esterno l’aria viziata, come nel caso delle cappe aspiranti, o purificandola e rimettendola in circolo come fanno le cappe a ricircolo.
I modelli aspiranti sono dotate di un ventilatore elettrico che aspira i fumi presenti nell’ambiente e li convoglia verso i filtri che trattengono tutte le particelle di grasso e di cibo. L’aria così purificata viene, poi convogliata nel sistema di conduzione collegato alla canna fumaria e espulsa all’esterno.
Quelle filtranti hanno un funzionamento diverso poiché non espellono l’aria sottratta dall’ambiente tramite il sistema di aspirazione, ma, la purificano attraverso un duplice sistema di filtri (anti-grasso e cattura odori) per poi rimetterla in circolo.
Cappe aspiranti vs filtranti: quali scegliere
Non sai quale cappa scegliere tra aspirante e filtrante? Vediamo di chiarirci un po’ le idee. Entrambe le tipologie presentano vantaggi e svantaggi. I modelli aspiranti sono i più diffusi poiché garantiscono prestazioni elevate, sono silenziose, hanno un’alta portata e necessitano di scarsa manutenzione. In compenso, però, sono più complicati da installare, dal momento che per funzionare necessitano di essere collegati ad una canna fumaria che, qualora non fosse presente, andrebbe realizzata appositamente con costosi interventi di muratura.
Le cappe filtranti, invece, sono molto più semplici da installare poiché per funzionare necessitano solo di una presa della corrente a cui collegarle. Sono, però, più rumorose e necessitano di una maggiore manutenzione soprattutto per quanto riguarda la pulizia e la sostituzione del doppio sistema di filtri.
I modelli a ricircolo non eliminano anche i vapori, quindi, per evitare fenomeni di condensa, è consigliabile installare insieme alla cappa anche una ventola.
In cucine dove non è possibile realizzare un foro di evacuazione a cui collegare la canna fumaria, la scelta dovrà ricadere necessariamente su una cappa filtrante, mentre negli altri casi si può optare per l’una o l’altra soluzione a seconda delle proprie esigenze e necessità.
Caratteristiche | Cappa Aspirante | Cappa Filtrante |
---|---|---|
Canna fumaria | Necessaria | Non necessaria |
Silenziosità | Sì | No |
Portata di aspirazione | Alta | Media |
Manutenzione | Poca | Molta |
Installazione | Complessa | Semplice |
Installazione
Le cappe da cucina devono essere installate da un tecnico specializzato (un elettricista iscritto all’albo o un tecnico di un centro di assistenza specializzato) che – una volta terminato il lavoro – è tenuto a rilasciare la necessaria dichiarazione di conformità. Il tecnico si occuperà di effettuare tutte le misurazioni necessarie per stabilire la posizione più giusta in cui collocare la cappa a seconda della tipologia. Misurerà in particolare:
- La distanza dal piano cottura
- La distanza dal foro di collegamento con la canna fumaria.
- Le dimensioni dei fori di entrata e di uscita dell’aria
- La distanza tra l’elettrodomestico e il collegamento con l’impianto elettrico
Una volta effettuate tutte le misurazioni, occorrerà effettuare anche tutti gli allacciamenti necessari e solo alla fine potrà essere installata la cappa.
La cappa, come abbiamo già più volte accennato, deve essere posizionata al di sopra del piano cottura ad una distanza minima di 65 centimetri, nel caso di fornelli a gas, o di 75 in caso di un piano di cottura elettrico. Rispettare queste distanze è fondamentale per il corretto funzionamento della cappa che, se venisse montata troppo in alto non riuscirebbe ad aspirare con efficacia tutti i fumi. Viceversa, se venisse posizionata ad una distanza inferiore rischierebbe di intralciare le operazioni di preparazione dei cibi, o, si correrebbe addirittura il rischio di incendiarne i filtri.
Una volta conclusa l’installazione, il tecnico effettuerà un ultimo test per verificare che tutto funzioni a dovere e, nel caso di cappe aspiranti, si accerterà che il tubo di aspirazione sia ben collegato al foro d’uscita.
Come pulire le cappe da cucina: manutenzione ordinaria e straordinaria
Le cappe da cucina vanno pulite periodicamente in tutte le loro componenti principali al fine di garantirne l’efficacia e il corretto funzionamento. La manutenzione periodica riguarda principalmente la pulizia dei filtri che tendono a sporcarsi molto velocemente.
I filtri anti-grasso sono presenti in tutte le tipologie di cappe e hanno il compito di catturare le particelle di grasso e unto presenti nei fumi sprigionati dai cibi per evitare che danneggino il motore e i tubi di scarico. Per questa ragione tendono a sporcarsi facilmente e devono essere smontati e puliti almeno ogni sei mesi, ma la frequenza dipenderà dalla modalità di utilizzo dei fuochi.
Sulla maggior parte delle cappe è presente una spia che indica quando i filtri sono sporchi e necessitano di essere lavati per garantire la piena funzionalità della cappa.
I filtri anti-grasso possono essere in metallo con lavorazione a nido d’ape o in fibra naturale. I primi possono essere lavati in lavastoviglie o a mano, mentre i secondi vanno semplicemente sostituiti con filtri nuovi. I filtri ai carboni attivi, invece, servono a catturare ed eliminare i cattivi odori e vanno sostituiti ogni due/tre mesi. I filtri del tipo “long life”, invece, vanno sostituiti dopo due anni.
La superficie esterna va pulita una volta a settimana con un panno morbido (non abrasivo) inumidito con acqua e del detergente neutro. E importante pulire dal grasso accumulato anche la lastra in policarbonato che protegge l’impianto di illuminazione, che a lungo andare tende ad intralciare il passaggio della luce.
Un ultimo consiglio relativo alla sicurezza: prima di iniziare la pulizia della cappa da cucina ricordati sempre di staccare la spina dalla presa della corrente elettrica.
In questo video di Soluzioni di casa di Titty & e Flavia viene illustrato come effettuare la pulizia sia straordinaria che ordinaria delle cappe da cucina.
Consumi stimati
Le cappe da cucina sono elettrodomestici molto dispendiosi dal punto di vista dei consumi energetici, a meno che non si opti per modelli a risparmio energetico. Per capire quanto consuma un determinato modello, ovvero, di quanta energia ha bisogno per poter funzionare, bisogna valutare tre fattori: l’assorbimento del motore, il consumo annuo stimato e la classe energetica di appartenenza.
Quando si parla di assorbimento del motore ci si riferisce alla quantità di energia che il motore consuma quando è in funzione. Le cappe da cucina possono montare motori che vanno da un minimo di 140 ad un massimo di 400 Watt. Maggiore sarà la potenza del motore, maggiore sarà – di conseguenza – la potenza di aspirazione, ma maggiori saranno anche i consumi.
Fai attenzione al momento dell’acquisto: la potenza della cappa da cucina deve essere sempre proporzionale alle dimensioni della stanza. Acquistare una cappa troppo potente porterebbe a inutili sprechi di energia.
Il consumo annuo stimato è un valore medio presunto, relativo al consumo totale annuo della cappa. Questo valore, espresso in Kwh/anno, è indicato sull’etichetta energetica, così come anche la classe di efficienza energetica, ovvero il rapporto consumi/prestazioni della cappa. La classe energetica può avere un valore crescente che va da G ad A+. Le cappe con classe energetica A e A+ sono quelle che garantiscono minori consumi.
L’etichetta energetica riporta tutti i dati tecnici relativi ad un determinato elettrodomestico, tra cui: modello, logo del prodotto, classe energetica, consumo annuo di energia, rumorosità e scala dei valori.
Il prezzo
Il prezzo di una cappa da cucina può essere influenzato da numerosi fattori e può variare da un minimo di 200 ad un massimo di 400 euro per modelli di fascia bassa o medio-bassa, fino a superare i 500/1000 euro per le cappe di ultima generazione.
Per valutare correttamente il prezzo di un determinato modello, devi prendere in considerazione i seguenti elementi:
- Dimensioni: le dimensioni influiscono notevolmente sul prezzo finale di un prodotto. Cappe dello stesso tipo, ma con dimensioni diverse avranno anche prezzi diversi.
- Classe di efficienza energetica: una classe energetica più alta determina anche un costo maggiore che però può essere ammortizzato nel tempo grazie al risparmio sui consumi energetici.
- Prestazioni: velocità, maggiore potenza di aspirazione, migliore filtraggio dell’aria, silenziosità. Maggiori prestazioni giustificano un prezzo più alto.
- Funzioni: più alto è il numero di funzioni presenti e maggiore sarà il valore e quindi il costo finale del prodotto.
Dunque, per stimare correttamente il prezzo di una cappa da cucina devi sempre prendere in considerazione e valutare tutti questi fattori nel loro insieme.
Conclusioni: quale cappa da cucina scegliere?
Siamo giunti alla domanda finale: come capire quale cappa da cucina acquistare? La risposta dipende da molti fattori. In generale possiamo affermare che la scelta di questo particolare elettrodomestico andrebbe fatta tenendo conto in primo luogo delle dimensioni della cucina.
Se hai una cucina molto grande, un open space o semplicemente cucini spesso e per tante persone, allora dovresti optare per una cappa abbastanza grande (maggiore o uguale alle dimensioni del piano cottura) che garantisca alte prestazioni in termini di capacità di aspirazione e filtraggio dei fumi. In caso di cucine piccole, ma, molto utilizzate, opta per cappe compatte, delle stesse dimensioni del piano cottura, ma capaci di garantire alte prestazioni.
Ricorda: la cappa da cucina non deve mai essere più piccola del piano cottura, quindi, prima di scegliere la cappa misura esattamente le dimensioni della zona dei fuochi.
Anche le caratteristiche della cucina influiranno sulla tua scelta e in particolare la presenza/assenza di una canna fumaria. Dovrai, infatti, scegliere tra una cappa aspirante o una filtrante in base alle caratteristiche della tua cucina. Se, infine, pensi che la cappa sia un elettrodomestico che userai molto spesso, allora dovresti optare per modelli con classe di efficienza energetica A o A+, più cari, ma che garantiscono un maggiore risparmio energetico e a lungo termine anche economico.
Un ultimo consiglio: prima di procedere con l’acquisto di una cappa per cucina, leggi attentamente le etichette energetiche per capire quale modello sia più adatto alle tue esigenze in termini di potenza, prestazioni e consumi.
Classifica delle migliori cappe da cucina
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Giornalista e web content specialist. Scrivo per il web da diversi anni occupandomi di diversi argomenti tra cui anche di cucina, una delle miei principali passioni. Dopo una formazione di tipo classico con lunga esperienza nei media tradizionali – carta stampata e televisione – la curiosità e la voglia di esplorare settori nuovi mi hanno portata ad avvicinarmi al mondo della comunicazione e della scrittura per il web. Ho quindi approfondito tematiche di Seo, Web Marketing e Social Media Marketing.